Nell’ambito della attuazione dell’Azione 4.c – Reti e Governance – Obiettivo n. 4.C – Promuovere reti di relazioni tra il mondo della ricerca, gli operatori del settore e il pubblico del PIANO DI AZIONE DEL FLAG, P.O. FEAMP 2014/2020 Priorità 4, come da Avviso 05 FLAG: “AFFIDAMENTO DI SERVIZI PER REALIZZARE LE ATTIVITA’ ATTRAVERSO L’ATTIVAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI GRUPPI PARTECIPATIVI”, il gruppo di lavoro 1 “Tendenze evolutive dello stato trofico e biologico con particolare riferimento all’abbondanza degli stock ittici” prevede una analisi accurata delle banche dati frutti delle attività di monitoraggio, prenderà forma un quadro complessivo utile a comprendere da un lato i processi che avvengono nell’ecosistema marino, dall’altro dimostrare il successo o, al contrario l’insuccesso, delle misure attuate su quel/i determinato/i elemento/i e sugli obiettivi prefissati.
In particolare sarà svolta una analisi approfondita sulle forzanti che direttamente o indirettamente possono incidere in maniera negativa sulle risorse ittiche di interesse commerciale. Tra queste:
sforzo di pesca, tendenze;
- stato trofico del sistema padano-adriatico;
- mutamenti climatici, tendenze;
- abrasione dei fondali (strascico, rapidi);
- incisiva presenza di competitori (ctenofori, meduse).
REPORT FINALE
Nei dibattiti a carattere scientifico sul mare Adriatico e sulle sue risorse spesso l’accento cade sulla diminuzione degli stock ittici, sugli impatti generati dalle attività antropiche e come questi si sono nel tempo riverberati su tali tendenze.
Nella convinzione di dover produrre un quadro d’insieme con una visione ecosistemica, superando in tal modo la settorialità delle conoscenze, si è costituito un Gruppo di lavoro interdisciplinare che ha visto la partecipazione di esperti appartenenti a Istituti di ricerca da sempre impegnati nei settori sopra richiamati. Oltre alle competenze riguardanti l’Adriatico centrosettentrionale, sono stati coinvolti altri esperti impegnati nello studio del Bacino padano e delle acque di transizione più rappresentative, tra queste la laguna di Venezia e la sacca di Goro.
Eludere questa condizione porta ad analisi parziali. Il Po e la rosa dei fiumi minori drenanti la pianura padana rappresentano il “motore” dell’Adriatico. Le acque dolci immesse si riflettono sull’idrodinamica (correnti di gradiente), sull’idrologia (stratificazioni, fronti di densità) e sullo stato trofico (fertilizzazione, biomassa fitoplanctonica, produzione). Un insieme di condizioni che rafforzano la necessità di considerare l’ecosistema padano-adriatico nel suo insieme.
Agli incontri tecnico-scientifici hanno partecipato in maniera attiva Rappresentanti delle Categorie dedite alla pesca e all’acquacoltura, Responsabili apicali delle Cooperative, pescatori e amministratori. Gli esiti di detti incontri hanno costituito le basi per la programmazione degli incontri nelle Marinerie della nostra Regione. In tali momenti di confronto e discussione sono state presentate sintesi del presente documento e altri contributi riguardanti la “Gestione della piccola pesca artigianale” e le “Soluzioni per consolidare l’approvvigionamento di novellame dei molluschi bivalvi”. In tal modo sono stati perseguiti gli obiettivi del progetto che, in estrema sintesi, hanno avuto il fine di promuovere reti relazionali tra mondo della ricerca e operatori.
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