La Marineria di Riccione si presenta..
È conosciuta come la “Perla verde” dell’Adriatico per le sue ville immerse nella rigogliosa vegetazione, ma soprattutto per la sua eleganza, il suo fascino e la sua atmosfera davvero unica. Una atmosfera che si respira nel rinomato centro della città, ma anche nella sua marineria dove i pescatori ed i luoghi della pesca rappresentano eccellenze per un turista alla scoperta di nuove emozioni e di un nuovo modo di vivere il mare.
Al tempo della fondazione della colonia latina di Ariminum, l’attuale Rimini (siamo intorno al 270 a.C.), molte famiglie romane s’insediarono in quest’area, precisamente lungo la via Flaminia, fondando il primo insediamento di attività produttive. La prima menzione di Riccione nell’originaria forma di Arcionis, risale al IX Sec d.C. La zona assunse una certa importanza strategica nel Medioevo, quando fu soggetta alla Signoria dei Malatesta di Rimini e poi al potere dei Marchesi Agolanti, di cui rimangono i resti del castello sul colle della cittadina.
L’Ottocento poi fu un secolo decisivo per lo sviluppo di Riccione e ne segnò profondamente l’urbanistica. Nel 1880, infatti, il conte Giacinto Martinelli disegnò il primo piano regolatore della cittadina, predisponendo una sorta di scacchiera di villini immersi nel verde. Successivamente tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento la signora Maria Boorman Wheeler, vedova del medico
Giovanni Ceccarini (alla quale famiglia è dedicato il famosissimo viale centrale della città), arricchì la località con importanti opere di beneficenza, dall’ospedale al giardino dell’infanzia. Anticipò inoltre per il Comune di Rimini, al quale Riccione rimase accorpato fino al 1922, la somma necessaria per la costruzione del porto nel 1897.
Il miglioramento estetico ed architettonico della città andò di pari passo con una rinnovata intraprendenza. La vita intorno al porto rifiorì e si intensificò: brulicante di attività, Riccione divenne nei primi decenni del Novecento il più importante centro dell’Adriatico per la pesca delle vongole (Chamelea gallina); tale sviluppo portò alla costruzione della darsena nel 1939. Attualmente il porto, principalmente turistico, ospita una trentina di imbarcazioni (soprattutto catamarani per via del basso fondale) dedite alla pesca con attrezzi da posta.