La Marineria di Rimini si presenta..
Natura, storia, tradizione a Rimini si fondono in un irresistibile collage che testimonia l’attenzione e la predisposizione di questa gente alla vita in stretto contatto con il mare: con le sue bellezze, le sue magie ma anche le sue fatiche, i suoi lavori quotidiani scanditi dai giorni e dalle stagioni. Ecco allora che passeggiando per le vie del centro, fra piazze ed importanti palazzi, fino a giungere al mare, si trovano anche l’antica pescheria, il Museo della città, con un’importante sezione dedicata al mare, il porto, il faro. Accanto ai cantieri navali sorgono il mercato ittico all’ingrosso e i mercati al dettaglio. Separato dalla città storica, ma raggiungibile superando l’imponente Ponte di Tiberio, capolavoro dell’ingegneria romana, ci si immerge a San Giuliano, l’antico borgo dei pescatori, tanto caro a Federico Fellini, con gli edifici adornati di murales dedicati al Maestro del cinema italiano.
Mentre sul colle di Covignano si trova il Santuario delle Grazie, all’interno del quale si possono ammirare anche le raccolte ex voto fatte da pescatori e marinai dal XV secolo ai giorni nostri.
Il primo nucleo urbano di Rimini risale al 268 a. C., quando i Romani posero le basi della fiorente colonia di Ariminum, dal nome antico Ariminus del fiume Marecchia. Già a quel tempo l’area era un importante nodo marittimo di traffici mercantili. Degli imponenti lavori eseguiti dai Romani rimangono il rappresentativo Arco d’Augusto (con raffigurato il dio Nettuno in uno dei quattro medaglioni che lo contraddistinguono), il ponte di Tiberio, le mura bastionate, per citarne solo alcuni.
Tra il I ed il XII secolo d. C. si susseguirono diverse dominazioni ed avvenimenti che videro grandi opere pubbliche e di manutenzione rafforzare l’importanza del porto e della città. Nel corso del Medioevo fu costituito il nucleo di San Giuliano, il futuro storico borgo dei pescatori. Durante la Signoria dei Malatesta (XII-XVI secolo) Rimini continuò ad essere un importante centro commerciale, potendo dal porto spedire i preziosi prodotti agricoli ed artigianali dell’entroterra.
Fino al 1800 si registrò un forte sviluppo portuale, testimoniato dalla costruzione della pescheria di fronte al Palazzo comunale (1747), del faro (1754), che ora è in parte ricostruito, e di un nuovo deposito per la conservazione del sale (1783). A Rimini la pesca rimane ancora un’attività rilevante nell’economia, con un centinaio di barche dedite a tutte le comuni pratiche pescherecce.